Archivio | Colazione pesante RSS feed for this section

Camerata Traversa, un sorriso per la stampa

24 Apr

Ecco come appare il camerata Michele Traversa in una foto risalente al 1970. Lo scatto è sul Fatto Quotidiano di oggi, a pagina 3, ed è parte del servizio dell’inviato Enrico Fierro sulle elezioni comunali di Catanzaro, nelle quali l’ex presidente della Provincia sfida, tra gli altri, Salvatore Scalzo, 27enne candidato del centrosinistra.

SMS La campagna elettorale in pillole

16 Apr

COSENZA::: “Yahoo! notizie” riporta, alle 14, un lancio dell’agenzia Asca: “Cosenza: forse 40 liste per spaccatura a sinistra”. Vista l’ora, sarebbe stato meglio pazientare un po’ e attendere il responso dell’ufficio elettorale. Le liste sono 33 (dunque ne mancano “soltanto” 7). Sempre sulla sezione news del motore di ricerca, si citano i candidati a sindaco Perugini, Paolini e Occhiuto: “Nella giungla delle liste, non se ne distinguono altri”. Sì, infatti ce ne sono solo altri quattro (La Valle, Nucci, Pastore, Pichierri). Che dire? Yahoo!

In copertina il ballottaggio è cosa fatta

16 Apr

Non si “porta” essere neutrali e ci può stare, ma l’ultimo numero di un settimanale calabrese in edicola oggi, forse passa leggermente il segno. Il tema che (quasi) monopolizza la prima pagina è lo scontro elettorale a Cosenza. Il fatto curioso è che, a quanto pare, siamo già al ballottaggio. E il settimanale ha deciso quali candidati si contenderanno lo scranno più ambito: Enzo Paolini e Mario Occhiuto (il primo sovrasta il secondo in quanto a dimensione della foto scontornata: sarà la mole da ex rugbista ad aver ispirato i grafici?). Solo loro. Già, perché “lo scontro politico si va sempre più polarizzando” e “il centrosinistra con Paolini e il centrodestra con Occhiuto si contenderanno lo scettro fino all’ultima scheda”. Ma come? Dove sono finiti gli altri candidati? Boh, sono spariti. E va bene che il sondaggio diffuso ieri da Paolini pare suggerire una soluzione identica a quella suggerita dalla copertina, ma forse escludere Salvatore Perugini dal novero dei candidati di centrosinistra è un po’ troppo. Specie perché il simbolo ufficiale del Pd è in mano a lui, per volere di Bersani. Ma tant’è. E tanto per essere più chiari, uno degli strilli in prima se la prende ancora con l’ex sindaco, “il tessitore fallito: parte della giunta non è con lui”. Qui siamo ben oltre il sondaggio, siamo al vaticino. Per il sindaco uscente neppure una speranza. Suggerimento per la prossima copertina: “Perugini chi?”.

Giustizia a orologeria? No

13 Apr

A leggere la locandina odierna della Gazzetta del Sud (dove si parla soltanto di Loiero, Adamo, Maiolo e Tommasi) semberebbe che i soli politici coinvolti nell’ennesima vicenda giudiziaria appartengano al centrosinistra passato e presente: e invece i nomi rientrano in tutti gli schieramenti politici. Siccome siamo a ridosso delle elezioni, non si dica dunque che si tratta di giustizia ad orologeria: nessuno è escluso, ed è proprio per questo motivo che profetizziamo un silenzio trasversale sulla faccenda, esercizio tipico della classe dirigente calabrese della quale – pure – abbiamo imparato a conoscere l’ampollosa verbosità comunicativa (almeno fin quando c’è da “dichiarare” a tutti i costi, e anche sul sesso degli angeli, pur di apparire in un titolo o in un pastone, magari in grassetto).

L’UniReggio non può più assumere. Addio cervelli?

11 Apr

Cinque atenei sono nei guai. E tra questi c’è anche Reggio Calabria. L’università dello Stretto non potrà assumere personale per via degli sforamenti che si sono registrati nel pagamento degli stipendi. Un “piaga” che ha colpito altre quattro sedi nel Meridione: le due di Bari, Foggia e la Parthenope. Ne dà notizia, oggi, l’inserto “Mezzogiorno Economia” del Corriere della Sera. La decisione del ministero ha già causato la chiusura di alcuni corsi di laurea a Bari, dato che ai pensionamenti dei prof più anziani non sono seguite assunzioni. A Reggio potrebbe andare meglio, perché il parco docenti è più giovane, ma il segnale è ugualmente preoccupante. Specie per i precari e quelli che sperano in un posto al sole nell’ateneo. Per loro la strada si fa in salita. Altri cervelli (tanto per restare alla retorica più in voga) destinati a emigrare.

Le escort non c’entrano

7 Apr

COSENZA::: “Happyhour con la patata” (Il Quotidiano della Calabria, pagina 34), tranquilli: trattasi di iniziativa della Coldiretti …

Se il veicolo è bisex

31 Mar

“Un’altro veicolo”: un apostrofo – pardon: un’apostrofo – di troppo nell’occhiello del titolo d’apertura a pagina 22 (edizione di Cosenza) del Quotidiano della Calabria. Il veicolo è maschietto ma in questo caso è bastato un segno a renderlo femminuccia. Segnalata nei paraggi anche un automobile, si presume.

Due parole, due errori

30 Mar

L’espressione “invita allo sciopero” non è poi così ardua da scrivere (pensate, ad esempio, a frasi del tipo “operatasi di blefaroplastica”). Eppure – secondo rigo nel pezzo di taglio medio a pagina 7 del Quotidiano della Calabria – capita di poterla leggere così: “La Flc Cgil invita il mondo della scuola alla sciopere indetto (ma a ‘sto punto si poteva azzardare un indettu, non ci stava per niente male – ndr)”. Non smetteremo mai di rimpiangere il correttore di bozze.

Che significa?

28 Mar

Prendete fiato: “(…) negli ultimi tempi pare soffrisse di crisi depressiva che potrebbe averla indotta ad un gesto inconsulto determinato da condizioni di disturbo dell’umore che ne avrebbero potuto alterare il normale comportamento e pregiudicarne la sorte” (Il Quotidiano della Calabria, lunedì 28 marzo, pagina 11).

Un agguato e due versioni: hanno tutti ragione?

28 Mar

Ieri un imprenditore di 53 anni, Nicola Ienco, è stato ferito gravemente in un agguato a Riace, in provincia di Reggio.

Per Il Quotidiano della Calabria, “secondo i primi accertamenti, sarebbe da escludere la pista mafiosa”. Non solo: l’uomo “non risulterebbe legato ad alcuna organizzazione mafiosa”, ma “potrebbe aver dato fastidio a qualcuno e per questo motivo sarebbe stato punito”.

Calabria Ora, il cui direttore Piero Sansonetti ha fatto del garantismo una bandiera, titola sobriamente: “AGGUATO A RIACE, grave un pregiudicato”. Nella corrispondenza all’interno non c’è traccia di condanne passate in giudicato, ma ci si sbilancia sulla pista seguita dagli inquirenti, “quella che porta dritta ai clan della ‘ndrangheta”. Di più: “Gli archivi di polizia battezzano il carpentiere come uno vicino ai Ruga-Metastasio”.

Per il momento, citando Paolo Sorrentino, si può dire che hanno tutti ragione. Vi terremo aggiornati.