RENDE::: Presidente, allenatore e calciatore. Come inizio non c’è male, tanto per capire che il pallone si fa strada nella politica rendese. In maniera assolutamente tripartisan (passateci il neologismo). Di Franco Florio, candidato nella fortissima lista del Pd (sembra “chiuso”, ma potrebbe essere la sorpresa), vi avevamo già parlato. Ma i volti nuovi, a metà strada tra politica e manto verde, non si fermano all’ex terzino di Cosenza e Roma. Si affaccia per la prima volta in campagna elettorale anche Franco Giugno, allenatore idolatrato dalla curva del Rende ai tempi di due storiche promozione. Per lui c’è un posto nella lista ufficiale del Pdl (sulle prime si era ipotizzato di inserirlo in una civica) a sostegno di Palazzo. Altro schieramento (“La primavera di Rende”, con Amerigo Castiglione), altro pezzo del Rende calcio che fu: Franco Ippolito Chiappetta, ex presidente un po’ meno amato dai tifosi (si ricordano gli screzi quando tentò di acquistare il Catanzaro, ma soprattutto ai tempi della cessione del titolo sportivo Oltrecampagnano) ma pur sempre legato ai “bei tempi” per i colori biancorossi. Tra i principiani (e non potrebbe essere diversamente) c’è anche Carlo Stellato, il costruttore di interi quartieri che è sempre stato nell’orbita calcistica. Ma molto più in quella politico-edile, per dire la verità.
E Franco Florio torna in campo
6 Apr
EX CALCIATORE Franco Florio
RENDE::: Era considerato un po’ da tutti la grande promessa del calcio cosentino. Poi una serie di infortuni e una buona dose di sfortuna fecero sì che Franco Florio si fermasse alle soglie del “paradiso”. Ora l’ex centrocampista di Cosenza e Roma (classe 1976) torna in campo e sceglie l’arena di Rende. La sfida, però, non si giocherà dentro un campo di calcio ma nelle urne. Sì, avete capito bene: Florio ha deciso di candidarsi alle elezioni comunali di Rende nella lista del Pd. Sosterrà Vittorio Cavalcanti nella corsa a sindaco ma soprattutto conta di poter fare il suo ingresso nella massima assemblea elettiva della città del Campagnano.
Non si tratta di una scelta improvvisata. Florio ci tiene a specificarlo. Ci tiene così tanto, che sui manifesti che iniziano a girare sul web, ha scritto chiaro e tondo: «Ogni passo fatto, è stato un passo che ho fatto per ritornare in questa terra». Non solo calcio, insomma. Ma pure l’impegno nel campo del sociale e della cultura. Florio ricorda le sue esperienze all’estero (Stati Uniti, Spagna e Brasile) e punta forte sul campo dell’integrazione: «Mi sono sempre relazionato con le persone disagiate ed è questa la strada da percorrere per dare una mano ai meno fortunati e a quelle famiglie che meritano una condizione “emotiva e non” migliore». Come inizio, non c’è male.
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