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“Non si lasci ingannare dal cognome”

22 Apr

RENDE::: Scambio di battute tra Innocenzo Palazzo (Pdl) e Vittorio Cavalcanti (Pd) sul tema del riformismo.

IP: “Quali riforme ha fatto Rende, al di là di una crescita edilizia importante, anzi eccessiva?”.

VC: “Forse l’avvocato Palazzo si è fatto condizionare dal cognome e ha visto a Rende soltanto immobili destinati alla residenza”.

SMS La campagna elettorale in pillole

18 Apr

RENDE::: Quattromiglia, svincolo A3. Sulle lamiere che delimitano il perimetro di un palazzo in costruzione, si fronteggiano i manifesti di Innocenzo Palazzo (candidato in primo piano e, sullo sfondo, appunto dei palazzi) e Vittorio Cavalcanti (sfondo: il comune di fresca costruzione). Qualche metro più in là, il tabellone con i dati tecnici sull’edificio. Responsabile della sicurezza sul cantiere: Amerigo Castiglione (ingegnere e candidato a sindaco con “La Primavera di Rende), progettista: Angelo Porco (ex assessore della giunta Bernaudo). E poi non dite che politica ed edilizia, a Rende, sono collegate.

La visita di Peppe e le alchimie elettorali

1 Apr

RENDE::: Peppe Scopelliti, nella tana del lupo, ci verrà davvero. L’appuntamento è per lunedì prossimo all’Unical. Nell’ateneo di Arcavacata, il governatore calabrese, verrà ad illustrare il lavoro fatto dalla sua giunta in materia di sanità. La scelta della location non è casuale: l’Università della Calabria è sempre stata considerata  una sorta di “seconda casa” per il suo principale avversario politico Sandro Principe. Direte voi: e cosa c’entra tutto questo adesso? C’entra perché la scelta di indire la conferenza stampa in territorio rendese è stata presa dopo l’ultima seduta di consiglio regionale che ha registrato un aspro scontro proprio tra Principe e Fausto Orsomarso (fedelissimo di Peppe, pezzo da novanta del Pdl cosentino e definito da Sandro «la sentinella del presidente e della sua giunta»). Il casus belli è rappresentato dall’emendamento, in seguito bocciato a maggioranza, sempre a firma del capogruppo pd a palazzo Campanella, con cui Principe chiede altri 5 milioni di euro allo stanziamento di 80 per la progettazione del nuovo ospedale hub di Cosenza. «La realizzazione degli ospedali hub di Cosenza, Crotone e Reggio Calabria non può trovare realistico riscontro per i limiti imposti dal piano di rientro», dirà alla fine di quella giornata Scopelliti.

Facile, dunque, ipotizzare che il presidente della Regione venga a ripetere questo concetto proprio in uno dei feudi principiani. La mossa avrebbe una duplice valenza: legittimare l’ascesa del giovane Orsomarso all’interno del partito pidiellino (a questo proposito, però, sarebbe interessante scoprire cosa ne pensano i fratelli Pino e Tonino Gentile) e nello stesso tempo ribadire che per il suo governo, questo territorio, riveste un ruolo di primo piano all’interno dello scacchiere calabrese.

Non dimentichiamo  un piccolo particolare: tra poche settimane a Rende e Cosenza si torna alle urne per il rinnovo dei consigli comunali. Ma, soprattutto, non dimentichiamo che sulla sanità si gioca una sfida cruciale. Scopelliti e i suoi dimostrano di averlo ben compreso. E per questo non vogliono lasciare nulla al caso. Prestare il fianco a polemiche e strumentalizzazioni (del tipo: Scopelliti non vuole costruire il nuovo ospedale di Cosenza) è un errore che potrebbe costare molto caro agli aspiranti primi cittadini Innocenzo Palazzo e Mario Occhiuto.

A colpi di cassonetto

28 Mar
 

La politica declinata sui contenitori per i rifiuti

Cassonetti “decorati” dagli slogan politici

RENDE::: La politica declinata sul cassonetto è il nuovo trend della campagna elettorale rendese. Lo inaugura il terzo polo (leggasi: Primavera di Rende). Con tre messaggi (se vogliamo escludere il meta-testo del dibattito traslato sull’immondizia…). Il primo, contro il centrodestra: “I partiti e i palazzi raramente sono innocenti”.  Il candidato del Pdl di cognome fa Palazzo: c’è una relazione?. Il secondo è un’obiezione piuttosto fondata: un breve intervento di Talarico (oggi in pace con il centrosinistra) contro chi ha amministrato Rende negli ultimi anni (cioè i suoi attuali alleati). Della serie: solo gli stolti non cambiano idea (anche perché, a non cambiare idea, si rischia di apparire coerenti. E non sia mai…). Il terzo slogan è una domanda in stile neo-leghista: “Candidare a sindaco di Rende un consigliere comunale di Cosenza?”. Risposta possibile: “Si può fare di peggio, visto che il centrodestra è riuscito a imbarcare nella sua squadra quattro ex assessori della giunta di centrosinistra” (magari il suggerimento finirà presto su un cassonetto). Per chiudere, un tocco di interattività gggiovane (con tre “g”). C’è un indirizzo e-mail per dialogare con il think tank terzopolista. Basta scrivere a votocentrodestraeminnifrico@gmail.com o votocentrosinistraeminnifrico@gmail.com. Sperano che i giovani rendesi possano dire “vototerzopoloeminni frico”?. Forse è un po’ trash, ma – che volete? – la politica si fa sui cassonetti.