Tag Archives: guccione

I due Pd divisi dal Campagnano. E su Mario cala il gelo

21 Apr

RENDE::: A volte basta attraversare un fiume perché il quadro politico sia completamente stravolto. A 24 ore di distanza dalla presentazione delle liste che sostengono Salvatore Perugini a Cosenza, con la vistosa assenza di parte del Pd, l’esordio dei Democratici e delle civiche rendesi rivede uno accanto all’altro Carlo Guccione e Mario Maiolo. I due, che a Cosenza si sono confrontati da postazioni opposte (Guccione aveva scelto Enzo Paolini, Maiolo aveva preso tempo, e ora sostiene Perugini insieme al partito “ufficiale”), erano seduti a una poltrona di distanza. Non c’era, invece, Mario Oliverio. Il presidente della Provincia, anche lui schierato con Paolini, ha mandato un messaggio al candidato a sindaco Vittorio Cavalcanti, nel quale si è detto dispiaciuto per la sua assenza. Per far vedere che ci teneva parecchio a esserci, già che c’era ha inviato (e piazzato in prima fila, tanto per evitare che passassero inosservati) anche due fedelissimi: Ernesto Magorno (capogruppo pd alla Provincia) e Franco Iacucci. Cavalcanti ha apprezzato e “raccontato” alla platea di candidati e affini le buone intenzioni di Mario. Ha anche fatto una pausa di qualche secondo dopo aver detto del messaggio del presidente. Sperava in un applauso, ma nel parterre rendese non si è mosso nemmeno un muscolo. Segno che il disgelo tra il cuore dei principiani e Oliverio è in corso, ma c’è ancora parecchia strada da fare.

Il Pd ha scelto Perugini. E adesso?

2 Apr

Il Pd si tiene Perugini. Come la mettiamo con Enzo e Franz?

COSENZA::: E ora che il Pd ha scelto di ricandidare Salvatore Perugini, come la mettiamo? Come la mettiamo con tutta (o quasi) la sua vecchia giunta che – sposando le scelte di Nicola Adamo – sostiene Franz Caruso? Come la mettiamo con quell’altro pezzo del Pd che ha virato su Enzo Paolini? Come la mettiamo con un’area politica che ha tre, dicasi tre candidati, a meno che non ne spunti qualcun altro?

La mettiamo malissimo. Perché, se la scelta dei vertici romani del Pd ha una giustificazione ragionevole (“Perugini ha governato bene”. Possibile che nessuno dei suoi colleghi locali di partito la pensi così?), sarà difficile far capire agli elettori una serie di cose. Visto che gli elenchi vanno di moda, eccone uno breve:

1. Perché nessuno ha pensato di consultare Bersani e Zoggia prima della fuga in avanti su Enzo Paolini (nella foto)?

2. Perché anche Adamo&co hanno “scaricato” Salvatore puntando su Caruso prima del viaggio romano del sindaco?

3. Perché a Cosenza si dà sempre l’impressione che si debba trattare il Pd come se fosse il giocattolo di qualcuno e non un partito di massa (come usava dire una volta)?

4. E poi da Roma dovrebbero spiegarci cosa significa che “Perugini ha bene governato, è un uomo delle istituzioni” – certo, il fatto che sia buono non significa che sia un buon sindaco – e Davide Zoggia nella sua nota avrebbe dovuto spiegarci anche come la mettiamo adesso con Nicola Adamo, che si presenta come un epurato dal Partito democratico e invece vede le sue scelte avallate a Roma dal gotha del Pd.

5. Che si fa adesso?

Intanto si parte da un dato (sarà interessante vedere come la racconteranno domani i commentatori più “schierati”): hanno perso tutti. Hanno perso Mario Oliverio e Carlo Guccione, presenti e schierati alla presentazione ufficiale di Enzo Paolini. Ha perso Nicola Adamo, quando, mettendo sul tavolo il nome d Caruso, ha “scaricato” di fatto Perugini.

In questo quadro balcanizzato, il sindaco uscente parte con un vantaggio: ha dalla sua il simbolo e il sostegno del partito. Potrebbe essere un atipico candidato di superamento, visto che era il primo a cui si sarebbe potuto pensare.

Ah, e poi: qualcuno dica a Mazzuca che deve rifare i manifesti.