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Sanità, i miliardi (di euro) sono noccioline

4 Apr

COSENZA::: C’è giusto una differenza di un miliardo e cento milioni di euro. Il debito storico della sanità calabrese è, più che mai, bipolare. Un miliardo e 45 milioni di euro, secondo i dati illustrati dal governatore Scopelliti. Due miliardi e 167 milioni per l’ex presidente della giunta regionale, Agazio Loiero. Una lieve differenza, appunto. Le due valutazioni hanno solo un dato in comune: l’agenzia che ha certificato il debito è la stessa, la Kpmg. Incredibile? Beh, sì. Eppure Peppe non ha dubbi: “813 milioni sono una eredità degli anni che vanno dal 2006 al 2010”. Come dire: colpa del centrosinistra. Mentre “il povero Giuseppe Chiaravalloti (e, dunque, il centrodestra, ndV) è responsabile soltanto per 232 milioni”. Bazzecole, insomma, “nonostante gli abbiano dato contro tutti”. Lo dice Kpmg. I cui calcoli, però, un anno e mezzo fa, raccontavano un’altra storia. Riportiamo dal Sole 24 Ore dell’epoca (era il 7 ottobre 2009): “Loiero ha illustrato alla Commissione i risultati della due diligence svolta dall’advisor Kpmg, inviato in Calabria dal governo Berlusconi su richiesta dello stesso presidente della Regione, che ha evidenziato il debito da 2,166 miliardi venutosi a creare dal 2001 al 2007”. Incredibile, appunto, anche se nell’aula magna dell’Unical fioccano applausi pidiellini per il nuovo corso della sanità e per le esternazioni del Gov. Robin Hood (“Razionalizzando la spesa, abbiamo tolto milioni di euro dalle tasche di chi si arricchiva alle spalle dei calabresi”). Il nuovo corso sarà pure una realtà, ma accogliere con un’ovazione la notizia che, per il 2010, il deficit sarà di “soli” 175 milioni di euro, è un piccolo miracolo. Il ragionamento non è neppure troppo sottile: dal palco si spiega che, “rispetto all’anno scorso, abbiamo risparmiato 84 milioni”. Nel senso che la voragine nel 2009 (gestione Loiero) è stata di 259 milioni, nel 2010 di 175. E’ un successo? Forse nel linguaggio della politica, o in quello della propaganda, ci può stare. Ma la strada per la normalità (il Gov. la fissa a un deficit di circa 100 milioni di euro?) è ancora lunghissima. E, a ben vedere, Scopelliti la rintraccia nelle carte e nei conti che presenta a Cosenza. Nel 2006, il sistema sanitario regionale aveva perso “soltanto” 109 milioni di euro. Più o meno l’obiettivo che Peppe si prefigge per il 2013. Certo, negli anni successivi i conti targati centrosinistra sono peggiorati (sempre secondo i calcoli di Kpmg mostrati ieri), ma la performance migliore resta quella. Erano i tempi della prima giunta Loiero. Ma questo Scopelliti non l’ha sottolineato. Ovviamente.

La visita di Peppe e le alchimie elettorali

1 Apr

RENDE::: Peppe Scopelliti, nella tana del lupo, ci verrà davvero. L’appuntamento è per lunedì prossimo all’Unical. Nell’ateneo di Arcavacata, il governatore calabrese, verrà ad illustrare il lavoro fatto dalla sua giunta in materia di sanità. La scelta della location non è casuale: l’Università della Calabria è sempre stata considerata  una sorta di “seconda casa” per il suo principale avversario politico Sandro Principe. Direte voi: e cosa c’entra tutto questo adesso? C’entra perché la scelta di indire la conferenza stampa in territorio rendese è stata presa dopo l’ultima seduta di consiglio regionale che ha registrato un aspro scontro proprio tra Principe e Fausto Orsomarso (fedelissimo di Peppe, pezzo da novanta del Pdl cosentino e definito da Sandro «la sentinella del presidente e della sua giunta»). Il casus belli è rappresentato dall’emendamento, in seguito bocciato a maggioranza, sempre a firma del capogruppo pd a palazzo Campanella, con cui Principe chiede altri 5 milioni di euro allo stanziamento di 80 per la progettazione del nuovo ospedale hub di Cosenza. «La realizzazione degli ospedali hub di Cosenza, Crotone e Reggio Calabria non può trovare realistico riscontro per i limiti imposti dal piano di rientro», dirà alla fine di quella giornata Scopelliti.

Facile, dunque, ipotizzare che il presidente della Regione venga a ripetere questo concetto proprio in uno dei feudi principiani. La mossa avrebbe una duplice valenza: legittimare l’ascesa del giovane Orsomarso all’interno del partito pidiellino (a questo proposito, però, sarebbe interessante scoprire cosa ne pensano i fratelli Pino e Tonino Gentile) e nello stesso tempo ribadire che per il suo governo, questo territorio, riveste un ruolo di primo piano all’interno dello scacchiere calabrese.

Non dimentichiamo  un piccolo particolare: tra poche settimane a Rende e Cosenza si torna alle urne per il rinnovo dei consigli comunali. Ma, soprattutto, non dimentichiamo che sulla sanità si gioca una sfida cruciale. Scopelliti e i suoi dimostrano di averlo ben compreso. E per questo non vogliono lasciare nulla al caso. Prestare il fianco a polemiche e strumentalizzazioni (del tipo: Scopelliti non vuole costruire il nuovo ospedale di Cosenza) è un errore che potrebbe costare molto caro agli aspiranti primi cittadini Innocenzo Palazzo e Mario Occhiuto.