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Memento vivere (11 aprile)

10 Apr

COSENZA::: Bello, giovane (ma per davvero, non come questo) e soprattutto allievo di Gianni Vattimo. Lui è Diego Fusaro (foto) e domani sarà a Cosenza per presentare Essere senza tempo (Bompiani) con Annamaria Vitale: l’appuntamento, alle 18 nella sede Auser del rione Spirito Santo, apre la rassegna “La cultura accanto” organizzata dalla Cgil, dalla libreria Ubik e dal cineforum Falso Movimento. In scaletta, tra gli altri, anche le papabili candidate al Premio Strega Luciana Castellina (3 maggio) e Mariapia Veladiano (21 maggio).

Elettrìci eléttriche

6 Apr

COSENZA::: Dalla spazzatura al traffico al lavoro, la campagna elettorale un merito ce l’ha: mostra per magia i problemi della città, che in politichese si chiamano “problematiche”, come noto. Spesso si tratta di emergenze divenute eterne, e dunque non più tali. Una “problematica” che si potrebbe risolvere da quasi tre anni – ma rischia di divenire l’ennesima emergenza perenne – riguarda i cavi elettrici di Vaglio Lise: la linea in doppia terna da 150 kV che costeggia il Crati all’altezza della stazione delle FdC “Monaco”. Per interrarla (la linea, non la stazione…), il Comune ha avuto il lasciapassare da Terna nel 2008, naturalmente con “tutti gli oneri economici a totale carico” dell’amministrazione (lettera del 13 ottobre 2008).

Stamattina una manifestazione elettorale proprio sotto un traliccio ha richiamato i residenti del quartiere. Persino il postino in scooter s’è fermato, sorpreso ma neanche tanto: “Come si vede che quest’anno si vota…”. E’ stata ancora più combattiva la signora Rosanna C.: s’è avvicinata al palchetto improvvisato a pochi centimetri da quel teschio “Pericolo di morte” e ha preso il microfono dopo qualche squallida rimostranza dei politici frementi: “Per la prima volta trovo il coraggio di parlare in pubblico senza questa”, ha detto indicando la sciarpa con la quale si copre i capelli corti diradati dalla cura. “Sono l’ultimo caso di una lunga serie di malati, tutte in questo quartiere e tutte per le onde elettromagnetiche. A casa mia hanno tenuto una colonnina per un mese dal balcone, ma dai risultati della rilevazione quei dati sono spariti. Anziché ad interrare i cavi, il Comune sembra più interessato a comprare vecchi edifici e farne un casinò”.

Ferdinando dalla platea annuisce, non ha neanche trent’anni e con i suoi amici e un’associazione, nel 2003, ha promosso una raccolta di firme che ha avuto un grosso seguito anche nei (solitamente diffidenti) quartieri popolari; ha una mappatura del fenomeno palazzo per palazzo. Indica una palazzina bassa, bianca, costruita a inizi ‘900, due piani con i cavi che passano sopra: “Lì una famiglia intera sterminata. In quell’altro palazzo un mio amico di 17 anni con tumore ai testicoli, ma sappiamo di altri casi tra i giovanissimi e di tante donne col tumore al seno”. Un signore con occhiali da sole: “Anche mia moglie è morta di cancro. 56 anni. Abito là”.

La candidata a sindaco Alessandra La Valle, ex Ds ed ex assessore con Perugini, oggi indipendente (appoggiata da Federazione della sinistra, Associazione Obiettivo Sud e pezzi della Cgil) intanto ha finito di parlare. Il segretario del Pdci ha fatto anche due belle gaffe (“Sì, lo so, Alessandra non buca lo schermo” e soprattutto “Oggi da questo posto tentiamo di dare una scossa alla cittadinanza”). E la signora Rosanna? C’è stato subito chi le ha offerto la candidatura ma le sue priorità sembrano altre rispetto a sedere a Palazzo dei Bruzi. “Signora può parlare solo dopo la conferenza stampa”, l’aveva bloccata il comunista italiano Luciano Manfrinato, nomen omen. Lei invece è riuscita a parlare. Lacrime e applausi nel pubblico. Poi ha coperto i capelli con la sciarpetta e se n’è tornata a casa. “Buon fine conferenza stampa a tutti”.