REGGIO CALABRIA::: Lo scontro, questa volta, è senza precedenti. Volano gli stracci (tanto per usare un eufemismo) tra Angela Napoli e Peppe Scopelliti. Con la prima che rifiuta la candidatura a sindaco di Reggio Calabria offertale da Fli: «Non scendo in campo perché in riva allo Stretto il consenso popolare è condizionato dalla ’ndrangheta» e il secondo che risponde indignato: «Angela Napoli dovrebbe vergognarsi. Infanga la nostra terra. Capisco che è più facile fare la parlamentare! Soltanto chi scende in campo e si sporca le mani può essere accusato di connivenze che non hanno alcuna sussitenza. Coloro i quali parlano sempre di mafia sono i primi alleati della ‘ndrangheta! Se non parlassero di mafia di cosa parlerebbero?».
In condizioni normali, lo scambio di battute al vetriolo si sarebbe concluso qui. E, invece, è di nuovo la vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia a dare fuoco alle polveri. Dalla pagina personale di Facebook, la Napoli, torna a disegnare scenari foschi: «Come non dare ragione al governatore della Calabria quando dice che “dovrei vergognarmi”. Ho riservato per lui un posto in prima fila alla manifestazione, indetta da Futuro e Libertà a Reggio Calabria, proprio sulla “legalità” a cui parteciperà il presidente Fini. E’ vero, lui ed alcuni suoi familiari, non penso che possano sedere in prima fila allorquando si parla di legalità». Insomma, tra i due ex missini, se non siamo agli insulti, poco di manca. E pensare che manca ancora un mese al voto…