COSENZA::: Non sono neanche le undici di una domenica assolata, la prima su cui incombe ufficialmente il Perugini-bis. Nei pressi di un bar del centro – a un’ora dall’inizio della conferenza stampa del sindaco uscente e ricandidato – Franz Caruso discute animatamente con Mimmo Genise, volpone socialista e attuale assessore comunale, per quanto invisibile. Sono in mezzo alla strada e gesticolano davanti a un macchinone in doppia fila. Che stiano parlando del già celebre ticket Perugini sindaco / Caruso vice? Magari con sponsor Nicola Adamo, al quale la formula dell’accoppiata sembra piacere tanto da averla proposta a Nucci durante l’ultima riunione nella sede dei Socialisti lunedì scorso, quando tutto era ancora incerto?
Una notizia certa è che è tornato il ticket. Sì, perché in politica il lessico si rinnova per perpetuarsi sempre uguale a se stesso, e non è un caso che Perugini abbia rilanciato, proprio nella inedita conferenza stampa domenicale, la solita tiritera della Città Unica. Capirai che novità. Ma con i proclami, Salvatore ha dispensato puntualmente dei messaggi in codice a Caruso tanto da ribadire – si legge nel comunicato del portavoce Raffaele Zunino – “che, sempre nell’ambito di un metodo di grande rispetto, lavorerà per una semplificazione del quadro delle candidature”: che tradotto significa “cancelleremo la candidatura di Franz Caruso”, senza prevaricazioni per carità siamo pur sempre democristiani. E infatti la nota continua così: Perugini “si è detto convinto che il senso di responsabilità prevarrà anche nei settori del Pd che avevano operato altre scelte prima (ecco il riferimento a Caruso, ndV) della sua ricandidatura. ‘Non ho mai avuto screzi con nessuno, perciò credo che se prevarrà la buona politica le soluzioni si troveranno’”. Con buona pace di chi già aveva iniziato a congetturare su come potesse comportarsi il Partito socialista, in campo da martedì scorso con Caruso per la famosa discontinuità e ora probabile alleato del Pd. Niente di cui sorprendersi: presentando la propria candidatura al Caffè letterario, l’avvocato socialista aveva dedicato – a sorpresa, per molti – l’ultimo passaggio del proprio discorso proprio al sindaco uscente, presentandolo come un bravo amministratore: “Ha fatto un buon lavoro e nonostante questo è stato scaricato dal Pd”.
Di inaspettati ammiratori, Perugini ne ha anche tra chi non abita a Cosenza (e un perché ci sarà…). “Ieri si è scritta una pagina di buona politica, quella che privilegia l’etica dei comportamenti”, ha rivendicato ancora il sindaco nella conferenza stampa di mezzogiorno; ma se potessero dire la loro i cosentini e non i vertici pd Zoggia o Fioroni che – vivendo a Roma – possono ben parlare di “scelta in cui prevalgono merito e impegni”, beh i cosentini direbbero che più importante dell’“etica dei comportamenti” c’è la qualità dei risultati. Che per i 5 anni di Perugini sono decisamente scarsi. Altro che “meriti e impegni”.
Per completezza d’informazione c’è da ricordare infine il ragionamento di Adamo nella citata riunione di lunedì scorso nella sede socialista di via Adige: “Non possiamo appoggiare Nucci perché se da Roma arriva, come noi crediamo, una bocciatura per Paolini, dobbiamo trovarci già con un candidato pronto, e che sia espressione dei partiti”. Il resto è storia nota: lunedì notte si converge su Franz Caruso, il pomeriggio seguente Adamo è in prima fila nel pubblico (non al tavolo) che applaude alle parole del penalista. E adesso che farà? Soprattutto: che faranno i tanti assessori e consiglieri di maggioranza che, con lui, martedì scorso erano in platea, anche loro entusiasti per l’opzione Caruso? Scaricheranno il sindaco o quello che – pure nel modo di vestire – sembra il suo replicante in versione socialista?