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SMS La campagna elettorale in pillole

24 Apr

COSENZA::: Isola pedonale, assolato sabato pre-pasquale. Il candidato sindaco pdl Mario Occhiuto a braccetto con il medico-maratoneta (ma spesso in bicicletta) Carmine Vizza, già socialista oggi Udc. Passa qualche minuto e spunta Salvatore Perugini: in zona gazebo Pd parla fitto fitto con lo sfidante Mario. Presumibilmente di cosa faranno a Pasquetta.

SMS La campagna elettorale in pillole

21 Apr

COSENZA::: Alessandra La Valle: “Qui siamo tutti professionisti, quindi se vinco non si preoccupi l’avvocato Occhiuto: lo prendo come consulente al Comune. Ah, è architetto… Vabbè, qui siamo tutti avvocati, lapsus freudiano”.

Ma che cosa avrà voluto dire?

21 Apr

Mario Occhiuto

COSENZA::: Mario Occhiuto, ieri sera a Ten: “La mia idea di città è una idea che parte da queste situazioni di difficoltà reale, oggettiva, soprattutto l’inefficienza dei servizi pubblici urbani e che poi si trasmette anche alle generazioni future secondo un principio di sostenibilità legato anche a molte delle questioni affrontate, cioè un principio che possa portare in futuro i giovani a vivere una città migliore da un punto di vista anche della possibilità di trovare un lavoro”.

Munnizza/2. Il passo indietro di Mario per sventare l’autogol

21 Apr

COSENZA::: Stanotte la raccolta dei rifiuti è, in qualche modo, ripresa. E allora, prontamente, “l’amministrazione comunale precisa che i problemi verificatisi in qualche zona della città sono anche questa volta legati al sistema dello smaltimento, la cui responsabilità è da un decennio nelle mani del commissario del governo; un sistema che non ha portato alla realizzazione di nuovi impianti e che rischia di mettere in difficoltà, insieme a tanti altri Comuni, quello di Cosenza”. E forse per questa ragione, cioè per evitare l’autogol collegato alla parola “governo”, ieri Mario Occhiuto ha chiesto di non tener conto (nove minuti dopo averla inviata alle redazioni) della sua dura presa di posizione sul caos immondizia.

Munnizza? Si prega di non tenerne conto

20 Apr

COSENZA::: I cassonetti traboccanti di spazzatura hanno fatto sobbalzare dalla sua sedia super design l’architetto Mario Occhiuto. “Ora basta – pare abbia urlato il candidato del centrodestra – ci penso io”. Alle 16.54 era già su tutte le caselle di posta delle redazioni cosentine un comunicato accompagnato dal consueto “Con gentile preghiera di diffusione” in cui si annunciava la rivoluzione della munnizza, altro che camioncini Valle Crati. “Il progetto che immagino per la mia città punta – ha detto loro Occhiuto (il comunicato fa riferimento a un non meglio specificato gruppo di cittadini con cui il candidato si sarebbe intrattenuto a discutere, ndr) –  passa dall’incrementazione della raccolta differenziata e segue due direttrici: municipio e cittadini. L’intervento del municipio attraverso la stesura di un accordo ben definito con i consorzi che si occupano del recupero di materiali riciclabili, e la realizzazione di un centro di raccolta comunale, dove vengono depositati i rifiuti ordinati per tipologia. Per la frazione organica bisognerà prevedere anche a Cosenza la creazione di un impianto di trattamento che possa generare energia, come il biogas o compost”. Ottimo. Seguono nove interminabili minuti di silenzio in cui qualcosa, ma non sappiamo bene cosa, deve essere successo.

“Errata corrige. Si prega di non tenere conto del precedente comunicato. Grazie” è il mesto messaggio di accompagnamento di una nuova email inviata alle 17:03 dallo stesso indirizzo dell’ufficio stampa dell’architetto. Che non gli abbiano, nel frattempo, svuotato il cassonetto sotto casa?

ANALISI Zero slogan (dice lui) e tre citazioni

20 Apr

COSENZA::: Avrà pure pochi slogan (noi però ne abbiamo individuati almeno due) ma le citazioni non gli mancano: Salvatore Perugini ieri al Modernissimo ha scelto tre nomi non da poco (Martini, Mancini, Napolitano) per definire il proprio pantheon, sicuramente meno giovanilistico e meno piacione di quello di Paolini: il 28 marzo al Citrigno siamo stati travolti dal suo video omnibus con il rugby e Berlinguer, i no global e Rita Pisano, Moro e Misasi, Impastato e altro ancora; troppa carne al fuoco secondo alcuni: avere troppi esempi è come non averne nessuno. Ma torniamo a Perugini, da ieri ufficialmente “una persona perbene” (scusateci ma a noi piace scriverlo tuttattaccato). E alla sua triade.

MANCINI::: La lettera “protocollata e dunque da poter rendere pubblica” – ha messo le mani avanti ieri il sindaco uscente, leggendola alla platea – è la risposta a chi (Paolini) tira per la giacchetta l’ex sindaco socialista e se ne arroga la “discendenza” forte di un rapporto privilegiato che proprio quella lettera, hanno interpretato in molti, farebbe vacillare: tra i colleghi del foro di cui Mancini senior scriveva (lamentandone il comportamento) all’allora presidente del Consiglio comunale Salvatore Perugini potrebbe esserci proprio Enzo Paolini. Siamo nel gennaio 2000 e in quei mesi pare si sia iniziato a incrinare il rapporto tra il maestro e il prediletto, a favore della neo-pupilla Eva Catizone (per gli scherzi del destino, oggi Eva ed Enzo sono alleati…). E Occhiuto? Nel gioco della giacchetta parrebbe tagliato fuori, o comunque visto un noto precedente storico dovrebbe evitare di puntare sul mancinismo. Un mesetto fa Pietro Mancini lo scrisse – in maniera criptica – sul Quotidiano della Calabria, mentre Paolini ripete spesso il concetto in maniera più chiara eppure, anche lui, senza fare nomi (Roberto) e cognomi (Occhiuto): il mancinismo è una “tradizione gloriosa patrimonio di tutti, anche di quelli che gli volevano impedire fisicamente di entrare nella sua stanza al Comune quando fu colpito da una falsa accusa”, ha dichiarato la scorsa settimana Paolini. Ed è un chiaro espediente retorico questo di lasciar capire che persino Mario Occhiuto può dirsi manciniano (o meglio “mancinista”) per affermare, in realtà, l’esatto contrario. Per la cronaca: con Roberto Occhiuto in quel 1993 a presidiare la saletta del secondo piano c’era Sergio Aquino, consigliere di sinistra.

MARTINI::: La citazione dell’editoriale del cardinal Martini, al di là della persuasiva categorizzazione moderati / riformisti, è un modo elegante per entrare nel dibattito – ancora meno inedito di quello sul mancinismo – sul ruolo e la posizione della Chiesa ogni volta che si avvicina il voto: né le polemiche finiranno dopo che la Curia ha diramato una nota (venerdì 15 aprile) nella quale affermava in soldoni di non voler entrare nel merito degli aspiranti sindaco a prescindere dai rapporti e dalle collaborazioni “professionali” che qualcuno di loro (Paolini è il legale della Curia e Occhiuto ha un ruolo nel restauro del Duomo) mantiene o ha mantenuto con essa. Doppia excusatio non petita?

NAPOLITANO::: Il riferimento alle parole del capo dello Stato sul bisogno di “umiltà” che i politici devono perseguire è funzionale a Perugini per un semplice motivo: si sa che gli italiani sono tendenzialmente anti-governativi alle urne. I cosentini ancora di più. Perugini esce da 5 anni di cattiva amministrazione (vedi le tante autocritiche di ieri, da quella quasi parossistica di Incarnato “è stata una tragedia” al j’accuse del sindaco a se stesso con promessa di “non ripetere gli errori”) e peggiore comunicazione (da qui nasce l’opuscolo propagandistico concepito da Ambrogio). Si dirà: un amministratore che ha fallito è obbligato all’umiltà, ci mancherebbe pure… Di che deve vantarsi? Vero. Ma quella frase di Napolitano è da “girare” ai due uomini forti in campo: Paolini e Occhiuto, con stile e lessico diversi, hanno impostato la campagna elettorale su una forte personalizzazione; a Perugini una strategia da uomo forte non riuscirebbe tanto: da un lato proprio per lo scarso appeal dovuto a un operato che ha lasciato a desiderare, dall’altro – se un po’ lo conosciamo – per indole e innata “democristianità”. E dove la persona cede, avanza il partito: “Il Pd è qui”, ha tuonato non a caso ieri indicando il logo alle sue spalle. Manco a dirlo, lì è scattato l’applauso più lungo e scrosciante. 

All’armi siam con Mario

17 Apr

COSENZA::: Notizia: nel 2011 la parola “comunista” è sparita. Fra le 16 liste di area (centrosinistra e grillini), ovvero quasi la metà delle 33 in campo, resiste però la “sinistra”: la ritroviamo, seminascosta, nella “S” di Fds (la Federazione di Pdci e Prc che appoggia la candidata a sindaco Alessandra La Valle) e in Sel (con Paolini). E nel centrodestra? Nella personalizzazione sfrenata dei loghi (2 Occhiuto e poi una citazione per Casini, Berlusconi, Pionati e Scopelliti) rivendica il primato dell’appartenenza la lista di Storace: La Destra (come dire: del “centro” ce ne freghiamo!) schiera nel podio una triade di tutto rispetto: Benito Adimari (rientrato alla base dopo un rapido passaggio per altri lidi), Paolo Marra (comico vernacolare, e infatti la sua discesa in campo, all’inizio, era stata scambiata per uno sketch) e Michele Arnoni il giovane (da non confondere con l’omonimo cugino, di qualche anno più grande e capolista di Occhiuto sindaco). Non avranno il nerbo dei fondatori del Pnf ma l’entusiasmo c’è tutto. Correranno nel Pdl, invece, i più understatement Lino Di Nardo e Sergio Strazzulli, propugnatore del Modello Scopelliti (!). A chi Occhiuto? A noi! Il chiodo nero e i Ray-Ban, inseparabili, non sono lì per caso…

Figli, fratelli, nipoti e affini

17 Apr

COSENZA::: Non ci sono solo i Morrone e i Gentile nella schiera dei “figli di”. E la visibilità di cognomi più o meno noti (Tonino Pagliuso, Udc, e Francesco Caruso, Pdl, a sostegno di Occhiuto; Luigi Santo nel Pd in casa Perugini; Mario Francesco Petrozza in “Uniti per Paolini”, Olga Martorelli in “Cosenza Domani” e la verde Emanuela Tucci nella compagine di Paolini) non deve offuscare sfide che, forse, si preannunciano ben più avvincenti. E’ il caso della “Lista Scopelliti presidente”, dove si registra ad esempio la presenza di Sergio Filippo, fratello di Pietro già presidente dell’ultimo Consiglio comunale, consigliere migrante di gruppo in gruppo e medico coinvolto di recente in una vicenda giudiziaria.

Tornando al voto di metà maggio, in questo cartello di forte connotazione socialista fortemente voluto da Salvatore Magarò nella competizione bruzia a dispetto del nome reggiocentrico, spicca anche l’avvocato Salvatore Giorno, rampollo della pattuglia dei giovani manciniani di cui vi abbiamo già parlato ieri. Considerando la debolezza del Nuovo Psi (peraltro impantanatosi ieri mattina nel tritacarne burocratico della presentazione delle liste) l’elettorato socialista assieme a quello moderato che guarda a destra potrebbe essere polarizzato verso un altro nominativo: si tratta di Francesco Perfetti, 25 anni appena compiuti, figlio del socialista Aldo e nipote del socialista e radicale Antonlivio ma – ciò che qui più conta – di Pasqualino. Già, perché il leader dell’Udeur cosentino punta molto sul ragazzo dopo che il partito di Mastella ha negato qualsiasi appoggio a candidati diversi da Occhiuto ma non ha potuto approntare una lista propria. Se poi si aggiunge la presenza di Michelangelo Spataro (uno dei tanti transfughi in lizza), Giuseppe Carotenuto e Carmelo Salerno, ecco che la “Lista Scopelliti presidente” si candida di diritto a new entry da tenere d’occhio.

SPECIALE COSENZA Udc (Occhiuto)

16 Apr
ACQUAVIVA MARIA detta MARIELLA
 BOZZO MASSIMO
 BRUNO DAVIDE
 CANNATARO GIUSEPPE
 CAROBELLI LUIGI
 CESARIO RAFFAELE
 CITO FRANCESCO
 DE MARCO ADA CARMELA
DEL GIUDICE SERGIO
 DONATO GIORGIO
 FALBO ANDREA
 FIORE SALVATORE
 GALLUCCI SILVANA in ZANOLINI
 GERVASI LUCA
GRANDINETTI SANDRO ANTONIO
IANNUCCI FRANCESCO
IANTORNO ALESSIO
LEONE CLAUDIO
LUPO LUIGI CAMILLO
NARDI SALVATORE
PAGLIUSO ANTONIO
PLASTINA DENISE
ROVERE VINCENZO
RUFFOLO ANTONIO
SALITURO MARIO
SANSONE FRANCESCO
SCAVELLI CARLO
SCIGLIANO PIERLUIGI
SPADAFORA PAOLO
SPAGNUOLO VINCENZO
VIZZA CARMINE
ZUCCARELLO MARCOLINI ROSANNA in MARINCOLA

SPECIALE COSENZA Scopelliti presidente (Occhiuto)

16 Apr
AIELLO EDDA FRANCA
ALESSIO VITTORIA
 BIANCO TERESA
 CUNDARI MARIA TERESA
 LIO DANIELA
MONTEMURRO VALENTINA FRANCESCA
PENNINO MARIANGELA
RICIOPPO FRANCA
ROVITO STEFANIA
CAROTENUTO GIUSEPPE
SPATARO MICHELANGELO detto MICHELE
AMMIRATO PASQUALE NATALE
CRESCENTE MASSIMO VINCENZO
CRISTIANO GIANFRANCO
D’IPPOLITO GIUSEPPE
FABBRICATORE LUIGI
FILICE GIANLUCA
FILIPPO SERGIO
GALLO GIOVANNI
GIORNO SALVATORE
LUCIANI LUCIANO
MANCUSO FABIO
MARTIRE PIERLUIGI
MASCARO GIUSEPPE
MICELI GIOVANNI
PALETTA MIRKO
PERFETTI FRANCESCO
QUINTIERI GIOVANNI
ROSSI CORRADO
SALERNO CARMELO
TRIPICCHIO PIERPAOLO
VIOLA EUGENIO