COSENZA::: Isola pedonale, assolato sabato pre-pasquale. Il candidato sindaco pdl Mario Occhiuto a braccetto con il medico-maratoneta (ma spesso in bicicletta) Carmine Vizza, già socialista oggi Udc. Passa qualche minuto e spunta Salvatore Perugini: in zona gazebo Pd parla fitto fitto con lo sfidante Mario. Presumibilmente di cosa faranno a Pasquetta.
SMS La campagna elettorale in pillole
21 AprCOSENZA::: Alessandra La Valle: “Qui siamo tutti professionisti, quindi se vinco non si preoccupi l’avvocato Occhiuto: lo prendo come consulente al Comune. Ah, è architetto… Vabbè, qui siamo tutti avvocati, lapsus freudiano”.
Ma che cosa avrà voluto dire?
21 AprCOSENZA::: Mario Occhiuto, ieri sera a Ten: “La mia idea di città è una idea che parte da queste situazioni di difficoltà reale, oggettiva, soprattutto l’inefficienza dei servizi pubblici urbani e che poi si trasmette anche alle generazioni future secondo un principio di sostenibilità legato anche a molte delle questioni affrontate, cioè un principio che possa portare in futuro i giovani a vivere una città migliore da un punto di vista anche della possibilità di trovare un lavoro”.
Munnizza/2. Il passo indietro di Mario per sventare l’autogol
21 AprCOSENZA::: Stanotte la raccolta dei rifiuti è, in qualche modo, ripresa. E allora, prontamente, “l’amministrazione comunale precisa che i problemi verificatisi in qualche zona della città sono anche questa volta legati al sistema dello smaltimento, la cui responsabilità è da un decennio nelle mani del commissario del governo; un sistema che non ha portato alla realizzazione di nuovi impianti e che rischia di mettere in difficoltà, insieme a tanti altri Comuni, quello di Cosenza”. E forse per questa ragione, cioè per evitare l’autogol collegato alla parola “governo”, ieri Mario Occhiuto ha chiesto di non tener conto (nove minuti dopo averla inviata alle redazioni) della sua dura presa di posizione sul caos immondizia.
Munnizza? Si prega di non tenerne conto
20 AprCOSENZA::: I cassonetti traboccanti di spazzatura hanno fatto sobbalzare dalla sua sedia super design l’architetto Mario Occhiuto. “Ora basta – pare abbia urlato il candidato del centrodestra – ci penso io”. Alle 16.54 era già su tutte le caselle di posta delle redazioni cosentine un comunicato accompagnato dal consueto “Con gentile preghiera di diffusione” in cui si annunciava la rivoluzione della munnizza, altro che camioncini Valle Crati. “Il progetto che immagino per la mia città punta – ha detto loro Occhiuto (il comunicato fa riferimento a un non meglio specificato gruppo di cittadini con cui il candidato si sarebbe intrattenuto a discutere, ndr) – passa dall’incrementazione della raccolta differenziata e segue due direttrici: municipio e cittadini. L’intervento del municipio attraverso la stesura di un accordo ben definito con i consorzi che si occupano del recupero di materiali riciclabili, e la realizzazione di un centro di raccolta comunale, dove vengono depositati i rifiuti ordinati per tipologia. Per la frazione organica bisognerà prevedere anche a Cosenza la creazione di un impianto di trattamento che possa generare energia, come il biogas o compost”. Ottimo. Seguono nove interminabili minuti di silenzio in cui qualcosa, ma non sappiamo bene cosa, deve essere successo.
“Errata corrige. Si prega di non tenere conto del precedente comunicato. Grazie” è il mesto messaggio di accompagnamento di una nuova email inviata alle 17:03 dallo stesso indirizzo dell’ufficio stampa dell’architetto. Che non gli abbiano, nel frattempo, svuotato il cassonetto sotto casa?
ANALISI Zero slogan (dice lui) e tre citazioni
20 AprCOSENZA::: Avrà pure pochi slogan (noi però ne abbiamo individuati almeno due) ma le citazioni non gli mancano: Salvatore Perugini ieri al Modernissimo ha scelto tre nomi non da poco (Martini, Mancini, Napolitano) per definire il proprio pantheon, sicuramente meno giovanilistico e meno piacione di quello di Paolini: il 28 marzo al Citrigno siamo stati travolti dal suo video omnibus con il rugby e Berlinguer, i no global e Rita Pisano, Moro e Misasi, Impastato e altro ancora; troppa carne al fuoco secondo alcuni: avere troppi esempi è come non averne nessuno. Ma torniamo a Perugini, da ieri ufficialmente “una persona perbene” (scusateci ma a noi piace scriverlo tuttattaccato). E alla sua triade.
MANCINI::: La lettera “protocollata e dunque da poter rendere pubblica” – ha messo le mani avanti ieri il sindaco uscente, leggendola alla platea – è la risposta a chi (Paolini) tira per la giacchetta l’ex sindaco socialista e se ne arroga la “discendenza” forte di un rapporto privilegiato che proprio quella lettera, hanno interpretato in molti, farebbe vacillare: tra i colleghi del foro di cui Mancini senior scriveva (lamentandone il comportamento) all’allora presidente del Consiglio comunale Salvatore Perugini potrebbe esserci proprio Enzo Paolini. Siamo nel gennaio 2000 e in quei mesi pare si sia iniziato a incrinare il rapporto tra il maestro e il prediletto, a favore della neo-pupilla Eva Catizone (per gli scherzi del destino, oggi Eva ed Enzo sono alleati…). E Occhiuto? Nel gioco della giacchetta parrebbe tagliato fuori, o comunque visto un noto precedente storico dovrebbe evitare di puntare sul mancinismo. Un mesetto fa Pietro Mancini lo scrisse – in maniera criptica – sul Quotidiano della Calabria, mentre Paolini ripete spesso il concetto in maniera più chiara eppure, anche lui, senza fare nomi (Roberto) e cognomi (Occhiuto): il mancinismo è una “tradizione gloriosa patrimonio di tutti, anche di quelli che gli volevano impedire fisicamente di entrare nella sua stanza al Comune quando fu colpito da una falsa accusa”, ha dichiarato la scorsa settimana Paolini. Ed è un chiaro espediente retorico questo di lasciar capire che persino Mario Occhiuto può dirsi manciniano (o meglio “mancinista”) per affermare, in realtà, l’esatto contrario. Per la cronaca: con Roberto Occhiuto in quel 1993 a presidiare la saletta del secondo piano c’era Sergio Aquino, consigliere di sinistra.
MARTINI::: La citazione dell’editoriale del cardinal Martini, al di là della persuasiva categorizzazione moderati / riformisti, è un modo elegante per entrare nel dibattito – ancora meno inedito di quello sul mancinismo – sul ruolo e la posizione della Chiesa ogni volta che si avvicina il voto: né le polemiche finiranno dopo che la Curia ha diramato una nota (venerdì 15 aprile) nella quale affermava in soldoni di non voler entrare nel merito degli aspiranti sindaco a prescindere dai rapporti e dalle collaborazioni “professionali” che qualcuno di loro (Paolini è il legale della Curia e Occhiuto ha un ruolo nel restauro del Duomo) mantiene o ha mantenuto con essa. Doppia excusatio non petita?
NAPOLITANO::: Il riferimento alle parole del capo dello Stato sul bisogno di “umiltà” che i politici devono perseguire è funzionale a Perugini per un semplice motivo: si sa che gli italiani sono tendenzialmente anti-governativi alle urne. I cosentini ancora di più. Perugini esce da 5 anni di cattiva amministrazione (vedi le tante autocritiche di ieri, da quella quasi parossistica di Incarnato “è stata una tragedia” al j’accuse del sindaco a se stesso con promessa di “non ripetere gli errori”) e peggiore comunicazione (da qui nasce l’opuscolo propagandistico concepito da Ambrogio). Si dirà: un amministratore che ha fallito è obbligato all’umiltà, ci mancherebbe pure… Di che deve vantarsi? Vero. Ma quella frase di Napolitano è da “girare” ai due uomini forti in campo: Paolini e Occhiuto, con stile e lessico diversi, hanno impostato la campagna elettorale su una forte personalizzazione; a Perugini una strategia da uomo forte non riuscirebbe tanto: da un lato proprio per lo scarso appeal dovuto a un operato che ha lasciato a desiderare, dall’altro – se un po’ lo conosciamo – per indole e innata “democristianità”. E dove la persona cede, avanza il partito: “Il Pd è qui”, ha tuonato non a caso ieri indicando il logo alle sue spalle. Manco a dirlo, lì è scattato l’applauso più lungo e scrosciante.
All’armi siam con Mario
17 AprCOSENZA::: Notizia: nel 2011 la parola “comunista” è sparita. Fra le 16 liste di area (centrosinistra e grillini), ovvero quasi la metà delle 33 in campo, resiste però la “sinistra”: la ritroviamo, seminascosta, nella “S” di Fds (la Federazione di Pdci e Prc che appoggia la candidata a sindaco Alessandra La Valle) e in Sel (con Paolini). E nel centrodestra? Nella personalizzazione sfrenata dei loghi (2 Occhiuto e poi una citazione per Casini, Berlusconi, Pionati e Scopelliti) rivendica il primato dell’appartenenza la lista di Storace: La Destra (come dire: del “centro” ce ne freghiamo!) schiera nel podio una triade di tutto rispetto: Benito Adimari (rientrato alla base dopo un rapido passaggio per altri lidi), Paolo Marra (comico vernacolare, e infatti la sua discesa in campo, all’inizio, era stata scambiata per uno sketch) e Michele Arnoni il giovane (da non confondere con l’omonimo cugino, di qualche anno più grande e capolista di Occhiuto sindaco). Non avranno il nerbo dei fondatori del Pnf ma l’entusiasmo c’è tutto. Correranno nel Pdl, invece, i più understatement Lino Di Nardo e Sergio Strazzulli, propugnatore del Modello Scopelliti (!). A chi Occhiuto? A noi! Il chiodo nero e i Ray-Ban, inseparabili, non sono lì per caso…
SPECIALE COSENZA Udc (Occhiuto)
16 AprACQUAVIVA MARIA detta MARIELLA |
BOZZO MASSIMO |
BRUNO DAVIDE |
CANNATARO GIUSEPPE |
CAROBELLI LUIGI |
CESARIO RAFFAELE |
CITO FRANCESCO |
DE MARCO ADA CARMELA |
DEL GIUDICE SERGIO |
DONATO GIORGIO |
FALBO ANDREA |
FIORE SALVATORE |
GALLUCCI SILVANA in ZANOLINI |
GERVASI LUCA |
GRANDINETTI SANDRO ANTONIO |
IANNUCCI FRANCESCO |
IANTORNO ALESSIO |
LEONE CLAUDIO |
LUPO LUIGI CAMILLO |
NARDI SALVATORE |
PAGLIUSO ANTONIO |
PLASTINA DENISE |
ROVERE VINCENZO |
RUFFOLO ANTONIO |
SALITURO MARIO |
SANSONE FRANCESCO |
SCAVELLI CARLO |
SCIGLIANO PIERLUIGI |
SPADAFORA PAOLO |
SPAGNUOLO VINCENZO |
VIZZA CARMINE |
ZUCCARELLO MARCOLINI ROSANNA in MARINCOLA |
SPECIALE COSENZA Scopelliti presidente (Occhiuto)
16 AprAIELLO EDDA FRANCA |
ALESSIO VITTORIA |
BIANCO TERESA |
CUNDARI MARIA TERESA |
LIO DANIELA |
MONTEMURRO VALENTINA FRANCESCA |
PENNINO MARIANGELA |
RICIOPPO FRANCA |
ROVITO STEFANIA |
CAROTENUTO GIUSEPPE |
SPATARO MICHELANGELO detto MICHELE |
AMMIRATO PASQUALE NATALE |
CRESCENTE MASSIMO VINCENZO |
CRISTIANO GIANFRANCO |
D’IPPOLITO GIUSEPPE |
FABBRICATORE LUIGI |
FILICE GIANLUCA |
FILIPPO SERGIO |
GALLO GIOVANNI |
GIORNO SALVATORE |
LUCIANI LUCIANO |
MANCUSO FABIO |
MARTIRE PIERLUIGI |
MASCARO GIUSEPPE |
MICELI GIOVANNI |
PALETTA MIRKO |
PERFETTI FRANCESCO |
QUINTIERI GIOVANNI |
ROSSI CORRADO |
SALERNO CARMELO |
TRIPICCHIO PIERPAOLO |
VIOLA EUGENIO |