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SMS La campagna elettorale in pillole

24 Apr

COSENZA::: Isola pedonale, assolato sabato pre-pasquale. Il candidato sindaco pdl Mario Occhiuto a braccetto con il medico-maratoneta (ma spesso in bicicletta) Carmine Vizza, già socialista oggi Udc. Passa qualche minuto e spunta Salvatore Perugini: in zona gazebo Pd parla fitto fitto con lo sfidante Mario. Presumibilmente di cosa faranno a Pasquetta.

SMS La campagna elettorale in pillole

21 Apr

COSENZA::: Ore 13.13. Piazza Loreto. Antonio Ruffolo detto “Tonino ‘a mmasciata”, ex socialista ora Udc perché le preferenze mica sono una questione di ideali, parla con l’ex deputato dc Pierino Rende. Ha in mano una bellissima pochette fatta apposta per contenere i santini. Eppure… “Non mi candido più”, giura e rigiura, “ummi candidu cchiù“. Finora è la notizia più sconvolgente della campagna elettorale, non trovate? Tonino, ti prego, ripensaci …

Anche quest’anno c’è il bicandidato!

21 Apr

COSENZA – RENDE::: La ricerca è costata parecchie diottrie ma ce l’abbiamo fatta. Anche quest’anno l’area urbana Cosenza-Rende ha il suo bicandidato. E’ Salvatore Nardi, 42enne di Mendicino, nelle liste dell’Udc sia a Rende che a Cosenza. Non è una prima fila, pare che – almeno Oltrecampagnano – sia una classica candidatura “a riempire”, ma il primato per queste comunali è suo. Curiosità: c’è anche un altro Salvatore Nardi, che si schiera nelle file dei Moderati che sostengono Mario Occhiuto. Cinque anni fa la palma del bicandidato andò a Franco D’Ambrosio, che poi fu eletto nel consiglio comunale di Rende. Quest’anno sostiene, nella lista dei Socialisti, “solo” Salvatore Perugini. Ma in quel di Rende non si perde un comizio. Non sarà bicandidato, ma gli manca tanto così per l’ubiquità.

Sergio, quarant’anni e molte casacche

17 Apr

COSENZA::: Troppo attenti ai transfughi Andrea Falbo, Carmine Vizza e Tonino Ruffolo alias “a ‘mmasciata” (tutti e tre eletti nel centrosinistra nel 2006, anche se solo il primo nella pattuglia peruginiana e appena acquistato al mercato di riparazione) stavamo per sottovalutare, davvero ingiustamente, la presenza di Sergio Del Giudice nella fortissima lista dell’Udc. L’ex Ds ex Idv oggi centrista (e domani?) con l’età ha deciso di darsi un tono più moderato, lontano dalla foga postcomunista e ancor di più dal giustizialismo dipietrista, nonostante il cognome a tema. Colpa – anzi merito – della maturità sopravvenuta: con l’età si mettono i sensi, e Sergio è notoriamente dotato anche del sesto, che lo conduce sempre ai tavoli che contano.

L’edicolante di via Misasi dovrà vedersela con un’agguerritissima truppa di quarantenni come lui: dall’uscente Massimo Bozzo (classe 1970) a Paolo Spadafora (1972); senza dimenticare i tre sopra citati e Raffaele Cesario, numero uno dei cesiani in città.

Figli, fratelli, nipoti e affini

17 Apr

COSENZA::: Non ci sono solo i Morrone e i Gentile nella schiera dei “figli di”. E la visibilità di cognomi più o meno noti (Tonino Pagliuso, Udc, e Francesco Caruso, Pdl, a sostegno di Occhiuto; Luigi Santo nel Pd in casa Perugini; Mario Francesco Petrozza in “Uniti per Paolini”, Olga Martorelli in “Cosenza Domani” e la verde Emanuela Tucci nella compagine di Paolini) non deve offuscare sfide che, forse, si preannunciano ben più avvincenti. E’ il caso della “Lista Scopelliti presidente”, dove si registra ad esempio la presenza di Sergio Filippo, fratello di Pietro già presidente dell’ultimo Consiglio comunale, consigliere migrante di gruppo in gruppo e medico coinvolto di recente in una vicenda giudiziaria.

Tornando al voto di metà maggio, in questo cartello di forte connotazione socialista fortemente voluto da Salvatore Magarò nella competizione bruzia a dispetto del nome reggiocentrico, spicca anche l’avvocato Salvatore Giorno, rampollo della pattuglia dei giovani manciniani di cui vi abbiamo già parlato ieri. Considerando la debolezza del Nuovo Psi (peraltro impantanatosi ieri mattina nel tritacarne burocratico della presentazione delle liste) l’elettorato socialista assieme a quello moderato che guarda a destra potrebbe essere polarizzato verso un altro nominativo: si tratta di Francesco Perfetti, 25 anni appena compiuti, figlio del socialista Aldo e nipote del socialista e radicale Antonlivio ma – ciò che qui più conta – di Pasqualino. Già, perché il leader dell’Udeur cosentino punta molto sul ragazzo dopo che il partito di Mastella ha negato qualsiasi appoggio a candidati diversi da Occhiuto ma non ha potuto approntare una lista propria. Se poi si aggiunge la presenza di Michelangelo Spataro (uno dei tanti transfughi in lizza), Giuseppe Carotenuto e Carmelo Salerno, ecco che la “Lista Scopelliti presidente” si candida di diritto a new entry da tenere d’occhio.

SPECIALE COSENZA Udc (Occhiuto)

16 Apr
ACQUAVIVA MARIA detta MARIELLA
 BOZZO MASSIMO
 BRUNO DAVIDE
 CANNATARO GIUSEPPE
 CAROBELLI LUIGI
 CESARIO RAFFAELE
 CITO FRANCESCO
 DE MARCO ADA CARMELA
DEL GIUDICE SERGIO
 DONATO GIORGIO
 FALBO ANDREA
 FIORE SALVATORE
 GALLUCCI SILVANA in ZANOLINI
 GERVASI LUCA
GRANDINETTI SANDRO ANTONIO
IANNUCCI FRANCESCO
IANTORNO ALESSIO
LEONE CLAUDIO
LUPO LUIGI CAMILLO
NARDI SALVATORE
PAGLIUSO ANTONIO
PLASTINA DENISE
ROVERE VINCENZO
RUFFOLO ANTONIO
SALITURO MARIO
SANSONE FRANCESCO
SCAVELLI CARLO
SCIGLIANO PIERLUIGI
SPADAFORA PAOLO
SPAGNUOLO VINCENZO
VIZZA CARMINE
ZUCCARELLO MARCOLINI ROSANNA in MARINCOLA

Candidati a perdere. “Votami e farò opposizione”

16 Apr

COSENZA::: “Mi aiuti? Con 250 voti entro nell’opposizione”. La strana campagna elettorale di un aspirante consigliere del Ps (i Socialisti di Incarnato, quelli che appoggiano Perugini) la dice lunga sul morale delle truppe del sindaco uscente, e ti fa capire che spesso i sondaggi non servono. C’è chi spera di essere eletto ma sa già di dover militare tra i banchi della minoranza! Mezzogiorno di sabato, siamo al Municipio, termine ultimo per la presentazione. “Beh, sì, è vero… Quattro liste per Perugini sono un po’ pochine”, commenta un consigliere di maggioranza uscente. A pensarci bene, nel 2002 Salvatore aveva una lista che portava il suo nome, nove anni dopo – e dopo cinque anni di governo e gestione del potere – si deve accontentare di quelle del Pd, di Api, del Ps e del Pri (e i maligni raccontano del ruolo di Nicola Adamo nel reclutamento forsennato di nomi da inserire sotto le insegne di Socialisti e Repubblicani). “E’ anche vero che Perugini ha avuto poco tempo – la pensa così un esponente dell’Udc – e poi se hai Oliverio contro, a Cosenza non fai niente”.

A proposito, nessuna lista col logo di Azione democratica per Adamo (come immaginavano, e forse un po’ temevano gli uomini di Paolini): il grande tessitore ha preferito “spalmare” i suoi fedelissimi nelle 4 in campo a sostegno di Perugini. Ma di questo e molto altro scriveremo dopo, la giornata è ancora lunga …

Arrivano i figli (segue)

12 Apr

COSENZA::: Tonino Pagliuso è il figlio di Gino, figura storica dei democristiani cosentini. Padre e figlio hanno iniziato la loro campagna elettorale: Tonino correrà con l’Udc, Gino no ma – come si conviene – sovrintende alle operazioni, fedele alla tradizione dell’investitura familiare che conta tanti seguaci in tutti gli schieramenti.

Arrivano i transfughi (segue)

12 Apr

COSENZA::: Andrea Falbo, consigliere comunale di Cosenza e  presidente della commissione Lavori pubblici, eletto nel 2006 con la maggioranza nella lista del Psdi, ha aderito all’Udc con la quale si ricandiderà alle prossime amministrative in appoggio al candidato sindaco Mario Occhiuto.

La disintegrazione del Terzo Polo

7 Apr

COSENZA::: La città dei Bruzi come laboratorio politico è una teorizzazione antica, ma con radici ben piantate nella realtà. Capita, quindi, che le prove tecniche di Terzo Polo – per le quali Casini, Fini e Rutelli si impegnano a Roma – qui non vengano non solo recepite, ma neppure prese lontanamente in considerazione. E così, a Cosenza come a Rende, Udc, Fli e Api si preparano a scendere in campo in assoluto ordine sparso. L’Udc va con il Pdl sotto le insegne di Mario Occhiuto (roba da pazzi, se si leggono le esternazioni del suo leader nazionale contro le politiche del governo Berlusconi). Fli si è accasata con Sergio Nucci (che ha ristampato per l’occasione i manifesti, aggiungendo il simbolo dei finiani). L’Api, stando alle indiscrezioni che circolano sulla stampa locale, potrebbe convergere su Salvatore Perugini, insieme al Pd e ai Socialisti (se Caruso accetterà di farsi da parte). Terzo Polo: ma quando mai?

Idem a Rende, con Fli lanciata in una corsa autonoma, l’Udc schierata col Pdl come a Cosenza e l’Api a sostegno della Primavera di Rende. E va bene che sono “solo” amministrative, ma il segnale non lascia proprio ben sperare. O, almeno, dà la stura a qualche accusa di incoerenza. Ognuno per sé e peggio per tutti. Colonna sonora: “Disintegration“, dei Cure.