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SMS La campagna elettorale in pillole

16 Apr

COSENZA::: I manifesti già appesi ai muri, ma col partito sbagliato e non per colpa sua: Luigi “Ninni” Gagliardi in nottata ha dovuto rinunciare a Sel e riparare – sempre sponda Paolini – in Autonomia e Diritti, il listone dei peruginiani pentiti. Ora Ninni, ex leader del Movimento disoccupati, dovrà vedersela anche lui con la tendenza 2011: sostituire il simbolo della lista sui 6×3 già stampati e “appicati”. Opterà per il lodo-Mazzuca (disco bianco) o per il lodo-Sacco (me ne frego, tanto mi votano lo stesso)?

Sacco con Paolini e contro Belcastro. Scissione in “Noi Sud”?

7 Apr

COSENZA::: Assume le vesti di un “giallo”, quello che sta avvenendo all’interno del movimento “Noi Sud”. Succede tutto nell’arco di un pomeriggio. Inizia Elio Belcastro (deputato e vicesegretario nazionale dei sudisti) specificando, a chiare lettere, che il suo movimento non ha ancora scelto da quale parte andare alle amministrative nella città dei Bruzi. Dunque, ogni ipotesi è buona. Belcastro lascia aperto lo spazio ad ogni soluzione, minacciando addirittura di non concedere l’uso del simbolo qualora i dirigenti locali dovessero disattendere le indicazioni dei vertici.

A questo punto, uno si immagina che la partita sia chiusa. E invece succede quello che non ti aspetti. Passano soltanto tre ore e questa volta è Roberto Sacco (coordinatore provinciale di “Noi Sud” e consigliere comunale a Cosenza) a parlare: «Non cederemo alle pressioni di Scopelliti che ha paventato di togliere ai militanti di “Noi Sud” tutti gli incarichi regionali. Né ci suggestiona l’eventualità, se mai ci sarà, di una nomina di Belcastro a sottosegretario del governo Berlusconi. Pertanto, qualora si dovesse arrivare alla minacciata non autorizzazione del simbolo, tutti i candidati di Cosenza e di Rende confluiranno nelle liste civiche dei candidati a sindaco, traendone per l’effetto le dovute conseguenze. A Cosenza, in particolare, saremo dalla parte della migliore coalizione di sempre e sosterremo convintamente la candidatura a sindaco di Enzo Paolini. A Rende, invece, saremo assieme a Vittorio Cavalcanti». Fin qui la dichiarazione di Sacco. Che, tuttavia, non spazza via tutti i dubbi. Chi dice la verità tra Belcastro e Sacco?

Belcastro scarica Paolini: «Noi Sud non ha ancora deciso con chi schierarsi»

7 Apr

COSENZA::: Per il candidato a sindaco Enzo Paolini è un’altra brutta gatta da pelare. Dice, infatti, Elio Belcastro, deputato e vicesegretario nazionale del movimento “Noi Sud”: «Il nostro movimento politico non ha ancora scelto di sostenere alcun candidato per le elezioni amministrative di Cosenza. Quindi, non c’è alcun accordo col centrodestra, né tantomeno col centrosinistra. Al Pdl cosentino, in particolare, chiediamo di dimostrare nei nostri confronti la stessa lealtà che noi stiamo assicurando al presidente Berlusconi. Altrimenti, a Cosenza, non presenteremo il nostro simbolo». Insomma, siamo davanti ad un clamoroso dietrofront.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo a domenica 20 marzo. I lanci di agenzia parlano chiaro: «Questa mattina è stata definita l’alleanza elettorale tra il movimento Noi Sud e il candidato a sindaco del centrosinistra Enzo Paolini.  Il leader cittadino di “Noi Sud”, Roberto Sacco, attuale consigliere comunale coerente con la linea del dissenso rispetto ad ipotesi terzopoliste con Fli e Udc, ha espresso apprezzamento per la figura del socialista liberale Enzo Paolini e fiducia che la sua elezione a sindaco condurrà ad una rinascita della città cui il movimento “Noi Sud” potrà dare un contributo importante». Difficile capire cosa sia successo in questo (breve) lasso di tempo. Una cosa appare chiara: la “sconfessione” di Sacco da parte del suo leader calabrese.

Il min. Romano per Paolini?

29 Mar

COSENZA::: Noi Sud è con Enzo Paolini. Di Roberto Sacco abbiamo già parlato qui qualche giorno fa. A sponsorizzare la lista – e di conseguenza il candidato sindaco sostenuto – potrebbe giungere a Cosenza il chiacchieratissimo Saverio Romano (foto). Domanda: come si sposano i riferimenti antimafia del “pantheon” di Paolini con le traversie giudiziarie del neoministro alle Politiche agricole?