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L’endorsement (pro-Paolini) della fondazione Mancini

22 Apr

COSENZA::: Il lancio di un video della Fondazione Giacomo Mancini – presieduta dal figlio Pietro dopo la recente scomparsa di Antonio Landolfi – diventa l’occasione per una inaspettata citazione pro-Vendola: annunciando l’iniziativa in memoria del padre nel giorno della nascita (21 aprile 1916), Pietro Mancini ricorda il comizio del governatore della Puglia, l’altro ieri a Cosenza, apprezzando implicitamente le sue parole di stima per il “ministro del fare” (esemplare la battaglia per la penicillina negli appena 6 mesi di incarico) e per una città che “con Mancini alla guida era un laboratorio di buona politica. Poi c’è stato il declino – si legge nel comunicato della Fondazione -. Adesso è il momento di voltare pagina e di ridare speranza alla città. Giacomo è stato lo statista che ha fatto di più per la Calabria e per il Sud”.

Delle ripetute frecciatine di Pietro Mancini su Roberto Occhiuto (il fratello del candidato pdl Mario nel 1993 era tra i più agguerriti oppositori dell’allora sindaco Mancini) abbiamo più volte scritto: è uno dei terreni su cui si gioca l’eredità manciniana in questa campagna elettorale. Viene da chiedersi che posizione prenderà il figlio di Pietro, Giacomo, finora pressoché assente dall’agone cittadino se non quando deve accompagnare il governatore.

5. L’alleato di Salvatore: “Cinque anni di tragedie”. Panico? Macché, applausi!

20 Apr

COSENZA::: E’ il Perugini day e Gigi Incarnato non ha dubbi: “Cinque anni di amministrazione comunale sono stati una tragedia”. Panico in platea? Macché, ovazione. Per fortuna la frase non è finita: colpa del Consiglio, “che ha tenuto in ostaggio l’azione della giunta”. Gli assessori in sala sono salvi, un po’ meno i consiglieri (tra quelli che hanno assicurato un sostegno ondivago c’è, a esempio, Gianluca Greco, curiosamente ricandidato proprio nei Socialisti). Pazienza, è la politica. E ha bisogno di capri espiatori elettorali. Soprattutto, Perugini è d’accordo con Incarnato. Un lungo passaggio del suo intervento si potrebbe riassumere con un “occhio a chi votate, per favore. Potete stare tranquilli, questa volta non abbiamo imbarcato di tutto”. Vero. Le liste sono soltanto quattro, tutte politiche. Zero società civile, e nell’entourage del sindaco la cosa non dispiace troppo (“se la società civile è quella che cambia schieramento una volta al mese, allora no grazie”). Ci sono ancora Adamo e Ambrogio a tessere la tela politica della coalizione (non esattamente uno spot per il nuovo che avanza). C’è, soprattutto, il Pantheon di Salvatore Perugini. Le citazioni sono tre, perfettamente in linea con l’uomo. Il primo è Carlo Maria Martini, di professione cardinale (“essere moderati non vuol dire essere conservatori, si può essere riformisti eppure pacati”): un elogio della pacatezza, il suo, “recitato” nel giorno di sant’Ambrogio (non Franco) a Milano. Tra l’altro era il 7 dicembre, compleanno di Perugini. Secondo: Giorgio Napolitano sul dovere dell’umiltà. Elogio della pacatezza bis. Ci mancava solo Gandhi. Terza citazione per Giacomo Mancini: è una lettera di apprezzamento per Salvatore, risale al 2000 e contiene una frase contro una certa parte del foro di Cosenza nella quale molti hanno visto un riferimento a un altro candidato. E’ uno dei rari passaggi poco pacati del sindaco. Un altro è a metà tra monito e denuncia: “Sono sicuro che non succederà, ma se qualcuno dovesse provare a scambiare il vostro voto con qualcos’altro, non cedete, non svendetevi”. Criptico, ma non troppo. Perugini ha paura che il voto possa essere inquinato? Chissà, nel frattempo applausi. Molti nascono in galleria, dove il fratello Pietro dirige l’orchestra. “Suonano” due nipoti del sindaco uscente. Un bel quadretto (e, a onor del vero, gli applausi arrivano spesso, tranne che per la citazione della lettera di Mancini). Anche perché Pietro “torna a casa” dopo una parentesi nell’Udc. E non c’è niente di meglio di una famiglia che si riunisce.

La Lista Scopelliti e i soliti sospetti. Su Mancini

16 Apr

Giacomo Mancini

COSENZA::: Si sa, la Lista Scopelliti è un movimento culturale (?). Ma non disdegna di trasformarsi in un cartello elettorale. Eccola dunque in campo al fianco di Mario Occhiuto. Con qualche big già pronto a sgomitare. Vediamo quali sono i candidati di punta. C’è il transfuga (dal centrosinistra) Michelangelo Spataro, che si porterà dietro i suoi voti (si dice siano così sicuri da essere numerati). C’è Pino Carotenuto, consigliere provinciale legato al presidente della commissione regionale antimafia, Salvatore Magarò. C’è un Filippo, ma non è Pietro, il medico ex presidente del consiglio comunale; si tratta di suo fratello, anch’egli medico. C’è, anche, un “pericoloso” outsider, Salvatore Giorno. I bene informati dicono che i voti di Giacomo Mancini potrebbero convergere su di lui. A proposito, il nipote più famoso della città continua a tenere un profilo basso. Ieri mattina si è tenuto a distanza dal Comune (giusto un passaggio al volo, a un centinaio di metri) e, finora, nella contesa elettorale si è defilato. Non ha preso troppo bene l’esclusione del “suo” candidato a sindaco Vincenzo Adamo (che, dopo essere stato sorpassato da Mario Occhiuto ha scelto di non correre neppure neppure come consigliere), quindi sta sulle sue. Ovviamente, i suoi amatissimi nemici del centrodestra lo aspettano al varco. Ha un mese per fugare i soliti sospetti.

Paolini fa marcia indietro sul mancinismo

9 Apr

COSENZA::: Leggiamo a pagina 2 del foglio settimanale Cosenza Oggi, diretto da Antonlivio Perfetti, consigliori e ghostwriter dell’avvocato socialista sostenuto da pezzi del Pd e liste civiche: “Paolini non si sottrae al collegamento della sua candidatura alla figura e al lavoro portato avanti insieme a Giacomo Mancini ma avverte la necessità di precisare che il suo impegno è per una “nuova” rinascita e non per l’applicazione di un modello che va contestualizzato nella realtà cittadina di 18 anni fa”. Poco dopo, un passaggio ancora più esplicito: “Non c’è, dunque, nessun ritorno al passato, nessuna riproposizione di personaggi del passato, per quanto autorevoli e prestigiosi”. Troppo ripetuti e insistiti, evidentemente, i riferimenti al decennio d’oro del leone socialista. Proporsi come il nuovo e citare un periodo che i maggiorenni di oggi – nuovi al voto – non hanno neanche vissuto appieno, non è poi una mossa azzeccata. Lo staff di Paolini deve averlo capito.

La Lista Scopelliti e il suo forum sul Cialis

5 Apr

COSENZA::: Che nessuno dica che è soltanto di una manovra elettorale. Uno di quei movimenti che nascono a ridosso delle regionali (o della amministrative) per fare da collettore di voti della cosiddetta società civile. La “Lista Scopelliti” è molto di più. Il Gov. ci ha tenuto a sottolineare il concetto, oggi a Cosenza. Ha spiegato alla Calabria che la politica c’entra, ma solo fino a un certo punto, perché la “Lista Scopelliti” è soprattutto un’aggregazione culturale che, con i suoi progetti, guarda in primis a chi “frequenta” idee di centrodestra, ma anche (ops, ci scappa il veltronismo) ai delusi dal centrosinistra. Magnifico. Annuivano soddisfatti Mario Caligiuri (assessore regionale e fondatore del movimento) e Salvatore Magarò (consigliere regionale eletto nelle file della lista), annuiva Mario Occhiuto (candidato che sarà sostenuto dalla LS a Cosenza). Annuiva Giacomo Mancini in prima fila, annuiva Fausto Orsomarso in piedi, annuiva Italia Caruso (quarto passaggio Tg3 in due giorni, chapeau) nelle retrovie. Annuiva pure Franco Napoli (ex Pd in consiglio comunale a Cosenza, ma anche ex Forza Italia. Che volete, questa società civile non sta mai ferma…).

Visto che annuivano tutti, siamo andati a verificare: cosa avrà fatto la Lista Scopelliti dalle elezioni a oggi, oltre a incamerare assessori e consiglieri e presidenze nelle commissioni consiliari? E qui speriamo sinceramente di aver sbagliato indirizzo web. Beh, il sito è aggiornato al 20 aprile 2010. Le comunicazioni si sono fermate pochi giorni dopo la nomina dei due assessori (il già citato Caligiuri e Francesco Pugliano), ma dev’essere un caso. Dice che la Lista Scopelliti non è un cartello elettorale, ma un’aggregazione culturale. Sì, dev’essere un caso. Allora ci siamo detti: gli aggiornamenti più recenti devono essere nella sezione forum. Perché, se vuoi fare un movimento culturale, devi raccogliere le istanze della società civile. Insomma, vuoi mettere le idee che possono arrivare da un forum. E allora abbiamo cliccato. Il primo argomento (“Cambiare insieme si può”) si pone una questione mica da poco: “Come cambiare la nostra Calabria”. Già, come la vogliamo cambiare? Prima proposta: “Depending on the health of penile tissue, Viagra may or”. A parte che la frase non sembra completa, evitiamo di tradurla. Segue tutta una serie di proposte su quale sia la migliore offerta per l’acquisto del Cialis e altra roba del genere, più altri suggerimenti preferibilmente scritti in caratteri cirillici. Mannaggia, vai a vedere che il sito è stato aggiornato fino alla scadenza post-elettorale (infatti, l’unico commento non farmacologico risale al 30 aprile 2010) e poi abbandonato senza schermo per lo spam? Scommettiamo che qualcuno ci rimetterà mano nel mese che ci avvicinerà al voto amministrativo? Scommettiamo, ma non dite che la “Lista Scopelliti” è un cartello elettorale. Se no il Gov. si offende.

Osservatorio Tg3 Calabria / Italia Miss

4 Apr

Oggi imperdibile pistolotto di due minuti – durata che nemmeno gli omicidi di ‘ndrangheta riescono a meritarsi – sulle Miss Italia calabresi. Manco a dirlo, il record di passaggi spetta a Italia Caruso, di solito propinataci in occasione delle conferenze stampa con Giacomo Mancini, nella cui struttura regionale (Bilancio, Patrimonio e Tributi) Italia lavora da responsabile amministrativo, anzi amministrativa checché ne dica il maschilista sito della Regione Calabria. Oggi però Italia, nomen omen, era nei panni di presentatrice! Dai tavoli della sala stampa di PalazzoAlemanni alle tavole del palcoscenico del Rendano, dal tailleur berlusconiano al vestitino trasparente con paillettes, sempre berlusconiano però. Una versatilità che è davvero risorsa invidiabile, esempio per le ragazze che scappano dalla terra natia non trovando spazio.

Dopo le Miss, segue mini-annuncio dello spettacolo sulla Divina Commedia. La successione delle notizie in scaletta la dice lunga sulla linea editoriale del Tg regionale. E io pago …

UPDATE Nelle edizioni serale e notturna del Tg3 – incredibile ma vero: non è che lo fate apposta?!? – rivediamo Italia, ma stavolta in versione understatement: ora si regge il mento, tutta seriosa e con l’immancabile tailleurino di cui sopra, inquadrata in platea all’Unical mentre Scopelliti dà i numeri sulla sanità. Doppia epifania (nel senso di apparizione, non di Befana: ci mancherebbe) di Italia in un sol giorno. La profezia di Nostradamus s’è avverata. Servizio pubblico, grazie per la puntualità. E io pago …

UPDATE BIS Italia è tornata, anche nell’edizione pomeridiana del 5 aprile. Questa volta in terza fila, alla conferenza stampa per la presentazione della Lista Scopelliti a Cosenza. Quattro apparizioni in due giorni: è record. E io pago …

L’immagine è trasversale. E una lettera

29 Mar

COSENZA::: Ma che ci faceva il pr di chiara matrice centrodestrorsa alla convention “de sinistra” – tra Piperno e ciromisti – di lunedì al cinema Citrigno? Pare che il giovane, con l’agenzia di comunicazione del consigliere pdl Fausto Orsomarso (la “Orsa”, assoldata anche per il lancio poi fallito dell’opzione Vincenzo Adamo) curi la campagna elettorale di Enzo Paolini. Che avrà pure pensato per un certo periodo di essere il candidato sindaco del Pdl pre-Occhiuto, ma ora è sempre più espressione del centrosinistra (mercoledì 30, forse, la fine della telenovela con l’ok del Pd romano). Altra cosa: il video in bianco e nero proposto alla platea plaudente prima del comizio dell’avvocato rugbista è firmato Gianluca Bozzo, il filmaker cosentino che segue Giacomo Mancini in ogni uscita. Un po’ com’era Leni Riefenstahl (foto) con Hitler.   

E poi c’è quel discorso della lettera. Sempre lunedì dal palchetto del cinema, Paolini ha “scelto a caso una lettera tra le tantissime” arrivategli. “E’ di un giovane” ha detto; e poi ha iniziato a riportarla al microfono, tra gli “ohh” diffusi: “Caro sindaco (applauso, ndr) spero che in questa campagna elettorale non farai come gli altri candidati che di giorno litigano con gli avversari e di sera vanno a mangiare allo stesso ristorante”. Praticamente, il ritratto di Nicola Adamo che va a cenare al ristorante di Occhiuto alle Paparelle, quartiere chic del centro storico.